In Russia è il giorno della protesta contro l’arresto dell’oppositore Aleksej Navalny. Alta tensione a Mosca, con la polizia che ha iniziato a fermare i manifestanti ancora prima dell’inizio ufficiale delle proteste. Secondo la testata online Meduza, oltre 20 persone sono state fermate nei pressi di Piazza Pushkin. Gli agenti trattengono chi ha in mano cartelli con slogan pro-opposizione come “Libertà per i prigionieri politici”.

Russia, il giorno della protesta per Navalny: manifestazioni e arresti
FILE – In this Saturday, Feb. 29, 2020 file photo, Russian opposition activist Alexei Navalny takes part in a march in memory of opposition leader Boris Nemtsov in Moscow, Russia. The German government says specialist labs in France and Sweden have confirmed Russian opposition leader Alexei Navalny was poisoned with the Soviet-era nerve agent Novichok. (AP Photo/Pavel Golovkin, File)

Fermati anche ragazzini

In centro a Mosca la polizia sta effettuando un gran numero di fermi, anche con metodi duri. Un giornalista dell’agenzia Ansa sul posto è stato testimone del fermo di un ragazzino di circa 12 anni. I manifestanti urlano alla polizia “Fascisti, fascisti”. Fermata anche la dissidente Liubov Sobol, una delle
più strette collaboratrici di Navalny. Sobol era stata fermata anche giovedì e multata per 250mila rubli (circa 2.750 euro) da un tribunale di Mosca. 

A Mosca in piazza la moglie di Navalny

La Bbc riporta che la moglie di Navalny, Yulia, che è rientrata dalla Germania domenica con il marito, si unirà alla manifestazione a Mosca “per me stessa, per lui, per i nostri figli, per i valori e le idee che condividiamo”. Le proteste sono iniziate da ore in Russia e hanno preso l’avvio nel Far East russo e in Siberia nonostante le temperature vicine a 50 gradi sotto lo zero e il divieto di assembramenti legato all’emergenza Covid-19. Secondo i media locali e le ong si contano già almeno 369 arresti.

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