Assassin’s Creed Mirage ritorna alle origini per una nuova vita

Assassin’s Creed Mirage rappresenta un ritorno alle radici di una serie che ha scritto una pagina importante nella storia dei videogiochi. Il gioco si svolge nell’antica Baghdad del IX secolo e mette il giocatore nei panni di Basim, cresciuto in una gilda di ladri e destinato a diventare un membro degli Assassini.

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Dopo aver esplorato la storia in epoche antiche, moderne e contemporanee, Ubisoft, in cerca di nuove idee, ha creato un episodio che abbandona le meccaniche di gioco dell’ultima trilogia. Mirage si concentra meno sul gioco di ruolo e più sull’esplorazione, fungendo da collegamento tra gli eventi di Origins e Valhalla.

Per i fan affezionati della serie, è sempre un piacere fare un viaggio nel passato con Assassin’s Creed. Tuttavia, chi si è stancato della formula dell’assassino potrebbe ritrovare alcuni errori del passato, come un sistema di combattimento troppo semplice.

Nonostante ciò, la serie Assassin’s Creed rimane un’esperienza unica che vale la pena condividere con le future generazioni. L’ambientazione nella capitale del Califfato Abbaside, Baghdad, offre un’esperienza emozionante mentre si esplorano le affollate strade della città e si ammirano i maestosi monumenti dell’epoca.

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Un aspetto notevole di questo progetto è l’impegno di una task force dedicata, composta da storici e consulenti interni, che ha cercato di rappresentare in modo autentico questo periodo storico cruciale, con una precisa attenzione alla cultura e alla religione dell’epoca. Assassin’s Creed Mirage è anche il primo gioco della saga con localizzazione in lingua araba in tutto il mondo, un segno di rispetto e inclusione.

Il gioco offre ancora la classica esperienza di pedinamenti, indagini e attacchi degli Assassini, ma questa rimane la parte più debole della serie. L’aspetto del combattimento è stato semplificato, rendendo le missioni meno impegnative man mano che il personaggio del giocatore acquisisce nuovi gadget.

In definitiva, la domanda su se valga la pena acquistare il gioco dipenderà principalmente dal grado di affezione alla serie. Per i veri fan, la risposta è probabilmente sì.