Spotify | Fatturato in aumento non basta: licenziate altre 1.500 persone

Spotify ha annunciato la decisione di licenziare ulteriori 1.500 persone, aggiungendosi agli 800 licenziamenti già avvenuti nel corso del 2023. Questa è la terza riduzione del personale annunciata dalla società nel corso dell’anno. Daniel Ek, CEO di Spotify, ha dichiarato che la decisione è stata presa per allineare l’azienda ai suoi obiettivi futuri e garantire la dimensione adeguata per affrontare le sfide in vista.

Ek ha definito la decisione come “difficile” ma cruciale per creare una Spotify più forte ed efficiente nel futuro. Ha spiegato che nonostante i recenti risultati finanziari positivi, c’è ancora un divario tra gli obiettivi finanziari e i costi operativi attuali. La riduzione del personale è vista come un passo necessario per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Nonostante i buoni numeri registrati nell’ultima trimestrale con una crescita dei ricavi e dei sottoscrittori premium, Ek ha affermato che ci sono ancora troppe persone dedite a supportare il lavoro piuttosto che contribuire a opportunità con un impatto reale. La struttura più snella consentirà a Spotify di reinvestire i profitti in modo più strategico nel business.

Il CEO ha sottolineato che questa non è una mossa indietro, ma un riorientamento strategico. L’azienda rimane impegnata a investire e fare scommesse coraggiose, ma con un approccio più mirato per garantire la continua redditività e la capacità di innovazione di Spotify, specialmente in un contesto economico in cui la crescita è rallentata e il capitale è diventato più costoso.

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